AVREBBE VINTO IL FESTIVAL!

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E si...son quelle cose che, puoi esser di malumore quanto vuoi, ma quando le vedi ti strappano un sorriso comunque. Se solo gli organizzatori di Sanremo fossero stati più attenti e lungimiranti, credo che sarebbe stata proprio una performance del genere a far schizzare alle stalle i dati auditel! Sul versante goliardico poi ci informeremo maggiormente sul personaggio e sulle sue straordinarie capacità manuali (facendogli sicuramente pervenire un'onorificenza che non esiste) ma ancora di più chiedendogli di imparare il "Gaudeamus igitur", sul quale potrebbe sicuramente svisare senza scazio alcuno, non potendosi parlare, nè dal punto di vista giuridico, nè dal punto di vista fonetico, di vera e prorpia intonazione!...godetevi il Genio!

INAUGURAZIONE 440° ANNO ACCADEMICO

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Mossi dall'intento di far conoscere ai più giovani che cosa sia un'inaugurazione di Anno Accademico (visto che nel tempo divengono sempre più rare, come le vergini o come la foca monaca...oh...ho detto foca!?), proponiamo una "chicca" praticamente introvabile (l'hanno rimossa dal web, Sbronzetto ha formattato il suo pc perdendo tutto e il povero Occiabballa mi ha chiesto in tutte le lingue di fargliela avere!) : il discorso ufficiale della Fava Gaudente ali'inaugurazione del 440° Anno Accademico dell'Ateneo Turritano...praticamente il 1969+33! Buon ascolto e buona (insomma) visione!?

LETTERATURA CLASSICA E GOLIARDIA

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I tre più grandi autori del XIV secolo, Dante, Boccaccio e Petrarca si ritrovano in un osteria del Casentino per festeggiare la riuscita di un loro nuovo componimento a tre mani... una volta discussi dei pipponi editoriali decidono che è l’ora di desinare.Dato sfogo alla crapula di ognuno mangiando e bevendo a più non posso, i poeti sentono il richiamo della natura e ognuno di loro sente il bisogno di creare nuovo spazio all'interno di sé per farci stare altro cibo e alcool.Il primo a recarsi in latrina è Dante che, senza poco sforzo, produce un buon componimento organico; lo guarda e fiero della sua produzione estrae uno stilo dal vestito e scrive sul muro del bugigattolo.
Tornato al suo posto è l'ora del Petrarca. Anche lui produce una mirabile “ode corporis” e compiaciuto dal suo lavoro, vuole lasciare un suo indelebile ricordo. Ma appena legge cosa ha scritto l'amico che l'ha preceduto, si indigna e per non sentirsi inferiore, impugna lo stilo e scrive anche lui sul muro. L'ultimo a recarsi al gabinetto è il piccolo Boccaccio, che sforzandosi come un malato per liberare il suo intestino non riesce che a produrre delle piccole sferette fecali. Leggendo quanto scritto dai suoi esimi colleghi e colto dall'invidia, anche lui lascia il suo indelebile ricordo.

LE ULTIME PAROLE FAMOSE

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Eh si...la coerenza è un optional! Un lapidario Baccano, dice dice dice...e fa il contrario! Consiglio: alla cena di chiusura lo si tenga a digiuno completo, magari è la volta che si decide una volta per tutte! QUAQUARAQUAQUA'...

Sua Ebbrezza Tazzone I Princeps
Carissimi,

Vi ringrazio della premurosa accoglienza che mi avete voluto riservare nell’incontro dell’altra sera in Ufficio.
Gli abbracci di fraterna amicizia in nome della Nostra Santa Madre Goliardia mi hanno fatto sentire a casa, come se i ben ventitré anni di lontananza non fossero mai esistiti!
Vi confesso che la visita fattaVi era nelle mie intenzioni da tempo, tuttavia un freno intralciava l’esecuzione di tale mia proposito: la paura di non trovare più quella spensierata gaiezza e quella sfacciataggine che aveva contraddistinto il mio essere goliardico.
Niente di più errato: la differenza di tempi, di età (avendo avuto un po’ di sfiga sarei potuto esserVi padre!), di esperienze maturate nulla hanno potuto contro quello spirito entusiastico goliardico che ho potuto sentire.
In Voi, Carissimi Fratelli, e nel Vostro entusiasmo ho avuto la certezza che la Goliardia non è morta (Viva la Figa, Viva la Figa!), e che quello che i cinque “Cavalieri dell’Apocalisse” hanno seminato nei primissimi anni ottanta con orgoglio e speranza si è dimostrato essere stato ben coltivato ed i suoi frutti – tutti Voi – sono il nostro Fiore all’occhiello.
Prima di chiudere vorrei fare un ringraziamento particolare a coloro che, presenti alla serata, hanno prestato attenzione con pazienza a questo anziano goliarda rincoglionito, non omettendo, peraltro, di ungere la sua vecchia gola che nel raccontare si seccava sempre più spesso; Filuferru, Barrasone, Carriaggiu, Baccano, grazie per la full immersion che mi avete fatto fare nella goliardia moderna (no alle deleghe in conclave!); ma soprattutto un grazie a Barisone, mio primo contatto con la nuova A.G.T..
Ho lasciato volutamente per ultimo il Nostro Sommo Pontefice Lupaccione al quale ho visto brillare gli occhi nel vedermi in carne ed ossa dopo essere stato citato molte (forse troppe) volte; sono certo che pur nella sua giovane età saprà condurre la Goliardia Turritana almeno quanto i suoi predecessori, con la fortuna, inoltre, di poter contare su molti Principi che lo hanno preceduto al Soglio Pontificio e che metteranno a Sua disposizione la loro esperienza.
Vi abbraccio tutti in nome di Nostra Santa Madre Goliardia.
Sempre Vostro
Sua Ebbrezza
Tazzone I
Princeps
Sassari, giovedì 7 febbraio 1969 + 39

CARRAMBA CHE SORPRESA!

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Momenti di gioia e di viva commozione ieri al Circolo Office: alla presenza del Pontefice Massimo, di alcuni attoniti e visibilmente emozionati Principi, del "gancio" Barisone e di una raggiante e soddisfatta Raffaella Carr...iaggiu, Baccano ha potuto finalmente abbracciare un suo quasi-parente (la prova del DNA e la certezza della consanguineità tra i due verrà provata tra un bel pò di tempo!?) che non aveva mai conosciuto e che ha fatto ritorno "in patria" dopo 23 lunghi anni di assenza.
La seratà prosegue tra Muflone e Sede per concludersi a notte fonda tra racconti e goliardiche delucidazioni...nella speranza che la carrambata si riproponga a breve davanti a un pubblico più vasto!
...chi c'era c'era...chi non c'era...la delega non valeva!