ORATE (e pisari) PRO EO...

Author: S.O.G.F. / Etichette:


Ce la fa...ce la fa...! NON CE LA FA!
Ormai è cosa certa: il Pontefice Massimo non sarà presente al cinquantenario della Vitaliano Lenguazza, costretto al letto e da febbri altissime (lui ha sempre un +1 rispetto alla temperatura segnata dal termometro, fino a punte di 69°C).
E noi tutti, Principi, Nobili e popolani, attendiamo con ansia che giungano buone novelle in queste ore funeree per il popolo turritano tutto; eh si, perchè temiamo che non arrivi a mangiare il panettone, se non per impedimento permanente, quanto meno per impossibilitata deglutizione visto che una settimana si e l'altra pure gli vengono le tonsille grosse e gonfie come i coglioni di un toro canadese.
Che la salute di Carraiolu fosse cagionevole come quella del fu antipapa Albino Luciani era cosa ben nota, tanto che i Conclavisti, causa una violentissima varicella che lo costrinse al letto nei giorni che volgevano al nuovo "habemus Papam", decisero di tenerlo fuori dai giochi per il Pontificato del 1969+39.
Ma il Vicario, riconfermato tale, riuscì questa volta a presentarsi sano al Nuovo Conclave fortificato da un amuleto speciale, che a dir Suo, l'avrebbe preservato da ogni male: il Santino di Santona, o per meglio dire di Boccione I° il Pio, donatogli all'interno di una sfera di fuoco da una non precisata cartomante, con tutta probabilità vicina parente del Principe Piripicchio.
Noi avevamo fortemente creduto nell'immenso potere esoterico del talismano, salvo poi doverci ricredere, dato che adesso è cosa certa che il Santino aveva una scadenza, tipo yogurt, datata Marzo 1969+40.
E pare oltrettutto che, ad una attenta analisi da parte di un' equipe di Medici e Baroni che continuano in queste ore a salassare, clisterizzare e monitorare il Pontifex, non si tratti di un comune morbo: scartata infatti l'ipotesi di normali placche, avendo già il Pontefice sia quella da Nobile Anziano sia quella da Capo Città, rimane un'unica, mistica e trascendente diagnosi: trattasi di STIGMATE!
Non potendo esser le tonsille estirpate e poi donate come Santissima Reliquia da custodire in una teca di cristallo nella Goliardica Sede (Pio da Petralcina non si fece infatti monco per fugare i dolori della penitenza) non resta che rivolgere a Lui speranzosi pensieri e incessanti preci affinchè il morbo lo abbandoni e Nostra Santa Madre Goliardia Gli dia sollievo e Gli permetta di arrivar sano all'incombente Viaggio Apostolico in Perugia.

Fratelli, preghiamo per Lui, triplicando la forza del Santino di Boccione con questi scapolari:

Stampatene una copia e portatela sempre con voi durante i week end che precedono la Missione a Perugia, e quando vi troverete ad onorare le Nostre Sante Divinità, tenendo un Rosario non IN mano, ma PER mano (avendo la stessa etnia pontificia darà vigore alle vostre suppliche, meglio ancora se munito dell'intero mazzo di rose surgelate) rivolgete a Carraiolu un devoto pensiero nella speranza che le Stigmate spariscano e possa compiere la Missione Pastorale che tutti ci auguriamo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ci mancava anche questa il "Santino di Santona" non funziona Pontè!! :)

Anonimo ha detto...

Semplicemente fantastico questo post! Dai Ponté, "Alzati e cammina!!!"